venerdì 7 febbraio 2014

Scegliere l'U.P.S. (Gruppo di continuità)

http://www.tomshw.it/guides/hardware/consumer/20070816/images/intro.jpg

Cos'è un Gruppo di continuità (UPS)? A cosa serve?
UPS stà per Uninterruptible power supply. L'UPS o, più comunemente Gruppo di continuità, è un dispositivo in grado di eliminare i disturbi (sbalzi o picchi di tensione) presenti nell'energia elettrica che arriva nelle nostre case. Oltre a questa funzione, il Gruppo di continuità "genera" corrente elettrica "pulita" per alimentare i nostri dispositivi (computer, schermo LCD...) in caso di mancata erogazione di corrente elettrica, permettendo, quindi, di salvare il nostro lavoro e spegnere in tutta tranquillità il dispositivo che stavamo utilizzando.

I componenti fondamentali di un ups sono sostanzialmente 3:
-la batteria;
-un alimentatore per caricarla;
-un "inverter", generatore di corrente;
-l'AVR, dispositivo con lo scopo di smorzare i picchi e compensare i cali di tensione.

Ci sono diversi tipi di UPS:
Online: sono quelli meno diffusi in ambito domestico per via del loro costo elevato. Negli UPS online, tutta la corrente in ingresso viene "filtrata". Una parte mantiene carica la batteria, un'altra viene "filtrata" e alimenta i dispositivi collegati. Nel caso mancasse la corrente, il tempo di intervento risulta nullo;

Line-interactive: hanno un buon rapporto prezzo/funzionalità, i migliori, secondo me, a proteggere e mantenere accesi i nostri dispositivi. In questo tipo di Gruppo di continuità, la corrente entra e viene filtrata solo in parte. Viene filtrata solo nel caso di pericolosi sbalzi o picchi di tensione (in alcuni UPS vengono "corretti" anche minime variazioni). Nel caso di disturbi più gravi, o di mancanza di corrente, si attiva l'inverter, alimentando con corrente pulita i dispositivi collegati. Il tempo di intervento è minore agli UPS di tipo offline, difficilmente maggiore (solo negli UPS scadenti);

Offline: i più economici e, anche per questo i più diffusi in ambito domestico. Il loro funzionamento è molto semplice: la corrente in ingresso non viene filtrata, ma "passa" direttamente ad alimentare i dispositivi. L'alimentatore, intanto, mantiene la batteria carica per far sì che sia "pronta" ad essere attivata nel caso mancasse la corrente. Hanno un tempo di intervento di circa 5-6 ms per via dell'inverter.

Tipi di corrente erogata:
La corrente elettrica ha una forma sinusoidale. Quella che arriva nelle nostre case non è mai, o, quasi mai "perfetta", ciò accade perchè lungo i percorsi dei cavi, potrebbero esserci delle dispersioni o dei piccoli "contatti" per i quali la qualità della corrente viene pregiudicata. I Gruppi di continuità "correggono" la corrente che arriva e la trasformano in corrente ad onda:

Sinusoidale pura: viene prodotta dagli UPS online oppure dai migliori line-interactive; la sua forma è uguale e, in alcuni casi, migliore di quella che arriva in casa. E' adatta a molti dispositivi presenti in casa;

Sinusoidale approssimata ( o pseudo sinusoidale): è l'onda prodotta dagli UPS di fascia medio-alta (alcuni online, e quasi tutti i line-interactive). Ha una forma che si avvicina ma non eguaglia la sinusoide: può essere, infatti, approssimata a gradini (scalare). Va bene per la maggior parte dei dispositivi (pc, console..); può presentare problemi in caso di dispositivi con trasformatore.

Quadra: la forma d'onda peggiore. Viene prodotta dagli UPS più scadenti (alcuni line-interactive e offline). Non va assolutamente bene per alimentare i dispositivi con trasformatore. E' consigliabile collegarli solo a dispositivi con alimentatore (il pc), ma ripeto, non è certo il massimo!

PFC attivo e UPS:
Il PFC è una caratteristica degli alimentatori. Rappresenta il fattore di correzione della potenza. Riguardo questo argomento a mio parere vale molto l'esperienza degli utenti: c'è chi sostiene che l'aver collegato un Gruppo di continuità con onda non sinusoidale pura ad un pc con alimentatore a PFC attivo non abbia comportato nessun danno. Ci sono invece persone che sostengono problemi di freeze del pc, o, nel peggiore dei casi la rottura dell'alimentatore. E' giusto, a mio parere, sostenere, in virtù delle varie esperienze vissute dagli utenti, che PFC attivo degli alimentatori e UPS non vanno sempre d'accordo. Quindi, se un alimentatore ha il PFC Attivo, per evitare possibili problemi è consigliabile che l'UPS produca un'onda sinusoidale pura. Quì una completa spiegazione (si ringrazia andy84 per la segnalazione)!

Scelta dei Watt necessari:
Scelta la tipologia di Gruppo di continuità dobbiamo scegliere il vattaggio (Watt), talvolta (anzi, quasi sempre) espresso in Volt-Ampere (VA). E' una fase importante e bisogna scegliere con cura poichè si rischierebbe che, nel caso venisse a mancare la corrente, i dispositivi collegati si spengano perchè il loro wattaggio è maggiore di quello che l'UPS è in grado di reggere.

Per definire il wattaggio complessivo dovete sommare i Watt richiesti a pieno carico dai dispositivi che utilizzate contemporaneamente, ad es.: usando il PC, è acceso anche lo schermo: PC (300W)+schermo LCD (50W): avete bisogno di un UPS di almeno 350W. Le case produttrici, esprimono in volt-ampere la capacità dell'UPS. Per convertire i VA in Watt moltiplicate il valore in VAx0.6. Es.: un UPS da 1000VA è in grado di erogare 600Watt (1000VAx0.6=600Watt). Per calcolare i consumi del vostro PC potete rifarvi a questa guida.

L'autonomia dell'UPS:

Scegliendolo, si deve tener conto di quanto tempo si vogliono tenere accesi i dispositivi in caso mancasse la corrente. Maggiore è il wattaggio in più, maggiore sarà il tempo di autonomia. Esempio: PC+schermo LCD consumano 350W (a pieno carico), nel caso di un UPS da 350Watt, la durata sarebbe all'incirca di 2-3 minuti, ovviamente dipende dalla qualità dell'UPS. Scegliere un Gruppo di continuità sovradimensionato (nel caso dell'es. prendessimo un UPS oltre i 500Watt), non solo avremmo la possibilità di collegare contemporaneamente altri dispositivi, ma, nel caso di PC+schermo LCD potremmo ottenere un'autonomia anche oltre i 6-7 minuti.

Rumorosità e raffreddamento dell'UPS:
Altri fattori che molti utenti tengono presente sono: la rumorosità ed il raffreddamento (lo definirei correlato per via del rumore generato dalle ventole). Il rumore è dovuto all'inverter che produce corrente. Il circuito di conversione genera un ronzio. Oltre ciò, molti UPS, sono equipaggiati con una o più ventole che entrano in funzione, insieme all'inverter. Non è finita quì! Un altro fattore da considerare sono: gli allarmi sonori. Generalmente, in caso di mancanza dell'energia elettrica, l'UPS produce un bip ripetuto per segnalare la funzione "battery mode", per segnalare un sovraccarico ecc..! Sappiate, però, che in alcuni modelli, è possibile gestire gli avvisi tramite software.

Collegare l'UPS al pc:
Il Gruppo di continuità può essere collegato al pc anche senza che su quest'ultimo sia installato alcun software di gestione. Nel caso vi interessi gestire le funzioni dell'UPS, di solito si trova il CD con il software nella scatola del gruppo di continuità. Tra le varie funzionalità, esso permette anche nel caso mancasse la corrente di avviare automaticamente lo spegnimento del PC. Si può collegare il Gruppo di continuità al pc tramite: cavo seriale, cavo USB, cavo ethernet.

Manutenzione dell'UPS:
Per mantenere l'UPS efficiente ed affidabile è buona norma sostituire almeno ogni 3 anni la batteria. Dipende, come è ovvio, dall'utilizzo dell'UPS e dalla sua qualità. Il sintomo che vi indica il momento di sostituire la batteria è certamente quando il Gruppo di continuità non riesce più a mantenere acceso il pc poichè la batteria si scarica velocemente. Potete controllare lo stato della batteria anche via software dove questo tipo di funzione sia presente. Per la sostituzione, ovviamente, potete farla da soli acquistando la batteria adatta. Per le fasi di smontaggio e per la scelta della batteria è buona norma informarsi tramite manuale o presso il sito del produttore.

E' buona norma, inoltre:
-caricare l'ups almeno 8-10 ore prima del primo utilizzo;
-non applicare carichi eccessivi;
-evitare quanto più possibile la scarica completa delle batterie;
-spegnere l'UPS non è necessario, farlo non lo danneggia;
-in caso di periodi di inattività prolungata è preferibile scollegare l'UPS dalla presa;
-evitare l'esposizione al sole o a fonti di calore;
-evitare di ostruire le prese d'aria;
-evitare il contatto con liquidi;
-eseguire periodicamente un controllo della batteria.

Marche di UPS:
Non potendo esprimere un giudizio sulla qualità degli UPS, mi limito ad elencare le marche più diffuse o quelle che consigliano più spesso gli utenti:
-APC (tra le migliori...Se non la migliore!)
-Atlantis Land
-Belkin
-Daker
-Eaton
-Online
-Riello
-Tecnoware
-Trust (molti sostengono la sua inaffidabilità)


Spero che questa guida possa risultare utile agli utenti che vogliono togliersi qualche dubbio riguardo la scelta del Gruppo di continuità!

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