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INFORMAZIONI:
Cos'è un NAS?
Tratto da Wikipedia:
Cos'è un NAS?
Tratto da Wikipedia:
Codice:
Un Network Attached Storage (NAS) è un dispositivo collegato ad una rete di computer la cui funzione è quella di condividere tra gli utenti della rete una Area di storage (o disco). I NAS sono generalmente, dei PC ridotti con a bordo il minimo necessario per poter comunicare via rete. Ad oggi i NAS più diffusi sono in pratica dei sistemi dotati solitamente di sistema operativo *nix (comunque non visibile dall'utente), e numerosi hard disk per l'archiviazione dati. Questa architettura ha il vantaggio di rendere disponibili i file contemporaneamente su diverse piattaforme come ad esempio Linux, Windows e Unix (o Mac OSX), in quanto il sistema operativo implementa i servizi di rete per tutti gli standard più diffusi.
Ne avete bisogno?
Se avete montagne di CD o DVD sparsi per la casa e volete archiviarli tutti in un posto sicuro, backup su supporti esterni che potrebbero andare persi, oppure pensate che il vostro PC non sia al sicuro da virus o malware, o vi serve la sicurezza di un server con la capienza di un disco esterno, o magari possedete un televisore con funzionalità UPnP... un NAS è ciò che fa per voi. Un computer inutilizzato può diventare un utile strumento da sfruttare semplicemente per salvare file importanti oppure come supporto a Windows Backup o Time Machine, ma anche per creare una sorta di "casa multimediale" o come muletto per P2P.
Un NAS è comodo per interfacciare e scambiare contenuti tra sistemi operativi diversi, senza rischiare di perdere dati utilizzando, ad esempio, NTFS-3G o MacFuse.
Come?
Ho deciso di fare questa guida basandomi sulle mie esperienze personali, provando e riprovando. I requisiti per costruire questo server sono minimi, e rispolverare il vostro vecchio PC dalla soffitta sarà utile e semplificherà molti compiti. Basta seguire questa guida. E se in difficoltà chiedere.
Conosco questo sistema operativo solo a livello amatoriale, non sono ne un programmatore ne uno sviluppatore, questa guida viene aggiornata ad ogni rilascio di build stabile (e nel tempo libero).
Perché non comprarlo "già fatto"?
Di solito i NAS all-in-one in commercio costano 200 o più €, e talvolta possono avere limitazioni intrinseche sull'espandibilità, o non hanno tutte le possibilità di utilizzo del sistema operativo usato in questa guida. Potete inoltre scegliere voi l'hardware da utilizzare, in base alle vostre necessità oscegliere la dimensione del case.
Le possibilità di espandibilità del vostro server homemade, sono teoricamente infinite. Se voleteaggiungere altri dischi e non avete più porte disponibili, vi basta acquistare una scheda PCI SATA a 15 euro.
Il software su cui si basa questa guida è FreeNAS, sistema operativo Open Source, con solide basi Unix, stabile e che fa il suo lavoro. L'unica spesa che potreste sostenere sarà l'acquisto di dischi rigidi più grandi, o di un PC o scheda madre nuovi (se non li avete già a disposizione).
Potete provare FreeNAS su una macchina virtuale se volete fare alcune prove.
PREMESSE:
ATTENZIONE non mi assumo alcuna responsabilità in caso di perdita di dati. FreeNAS può non funzionare o non avviarsi sul vostro PC, essendo un fork di FreeBSD. Nel caso non riusciate ad avviarlo o non si completasse l'installazione provate a modificare alcuni parametri nel bios (qua diventa più difficile aiutarvi, dato che esistono svariati tipi di bios in circolazione), in caso contrario provate con un sistema diverso oppure, se possibile, acquistate hardware differente.
FreeNAS funziona solo su sistemi x86 o x64.
La lista di hardware supportati da FreeBSD è qui, mentre l'hardware testato su FreeNAS, qui. Non prendete troppo alla lettera questi due link, la maggior parte dei sistemi in circolazione gira a meraviglia, semplicemente gli sviluppatori non hanno avuto modo di testarli a fondo.
Potete usare dischi di qualsiasi dimensione anche su hardware vecchio, dato che FreeNAS bypassa totalmente i limiti del bios.
Inoltre, si controlla interamente tramite Webgui, ovvero una "pagina web" accessibile da qualunque browser della vostra rete locale che semplificherà ogni operazione di modifica dei settaggi; nella Webguiavrete informazioni complete e in tempo reale sul sistema, come temperature, frequenza CPU, utilizzo di memoria o utilizzo processore. Supporta pienamente S.M.A.R.T. e le funzioni avanzate di risparmio energetico del processore come Cool&Quiet ed Enhanced SpeedStep.
Potete quindi monitorare agilmente il server semplicemente inserendo il suo indirizzo IP o nomeNETBIOS nella barra degli indirizzi.
PIU' SERVER che NAS:
FreeNAS non è un semplice sistema operativo specializzato nell'archiviazione dati, come questo ad esempio.
Supporta molti protocolli di comunicazione, fornisce servizi multimediali che richiederebbero altri apparati per essere fruibili.
E' supportato l'Universal Plug'n Play (UPnP), grazie a Fuppes, che è preinstallato. Potete scaricare file usando Transmission, client bittorrent. I protocolli FTP e TFTP sono utilizzabili, come anche l'ottimo servizio di sincronizzazione Rsync. Settando le giuste impostazioni, è facilmente amministrabile tramite SSH.
Può essere un Webserver, permettendovi di creare un vostro sito web, senza dimenticarci del protocolloSamba, che permette al server di comunicare con sistemi Windows e altre capabilities interessanti.
Riguardo ai file system, supporta UFS, oltre ai più diffusi FAT16, FAT32, NTFS, EXT2 ed EXT3. Solo UFS è utilizzabile senza problemi su FreeNAS, essendo il suo FS nativo, mentre gli altri si basano di solito su implementazioni open source di file system chiusi, frutto per lo più di reverse engineering, quindi non completamente affidabili per l'uso quotidiano.
ZFS è supportato, essendo però una sorta di porting (è nativo di Solaris) è sperimentale, per la versione stabile bisogna aspettare nuove build del sistema operativo.
REQUISITI:
I requisiti descritti qui sotto sono solo consigliati, è ovvio che potete utilizzare qualsiasi configurazionevogliate. Utilizzatelo più come metro di paragone in base alle vostre necessità che come "Vangelo"
Nessuno vi impedisce di installare FreeNAS su un vecchio portatile, per dirne una.
Ovviamente non cito alcuna scheda video, o controller audio poichè non sono necessari all'utilizzo di FreeNAS.
L'hardware minimo richiesto è un disco rigido, una scheda madre con processore, memoria RAM e una scheda di rete. Ciò vale per tutte le configurazioni.
FreeNAS ha bisogno del Bus PCI per funzionare, a meno di utilizzare sistemi antecedenti al 1996 non preoccupatevi di questa caratteristica.
Per verificare la presenza del Bus PCI dovete semplicemente trovare questi componenti sulla scheda madre:
I sistemi appena sufficienti per rendere FreeNAS operativo sono per lo più risalenti a metà anni '90.Avrete potenza sufficiente per utilizzare le condivisioni ma non aspettatevi prestazioni soddisfacenti. Personalmente non consiglio questo genere di configurazione, i componenti sono veramente datati e a distanza di anni, pure soggetti a guasti, inoltre il sistema avrebbe un tempo di risposta troppo elevato.
Un sistema di questo tipo lo prenderei in considerazione solo come NAS di backup a basso costo da affiancare al principale.
Nonostante tutto, molti utenti come questo utilizzano hardware molto vecchio creando un NAS a costo praticamente nullo.
FreeNAS non può girare su sistemi basati su Intel 80386 o equivalenti (troppo datati).
Se il vostro server vi serve "unicamente" come appoggio per salvare dati importanti, utilizzate unaconfigurazione obsoleta per ridurre i costi. un PC equipaggiato con questi componenti unito ad unascheda di rete da 100 Megabit è sufficiente a trasferimenti di foto o musica, ma nessuno vi vieta diattivare Transmission o altre features. Per trasferire file grandi, invece, potrebbe essere necessario parecchio tempo, colpa la scarsa potenza di calcolo. I sistemi così composti sono da anni fuori commercio e una [B]scheda Gigabit non dovrebbe portarvi benefici.
Se avete bisogno di trasferire regolarmente interi backup o svariati Gigabyte di dati, questa è la configurazione che fa per voi. utilizzando il client bittorrent potrete inoltre scaricare file in completa autonomia. Per la maggior parte degli utenti la potenza può essere sufficiente.
I componenti sono però introvabili sugli scaffali, quindi dovrete farvi un giro su eBay o cercare in qualchefiera.
Un sistema di questo tipo affiancato ad una scheda Gigabit può essere molto efficiente.
Avete una TV che supporta DLNA? Una Playstation 3 o una XBox 360? Può esservi comodo attivare lefunzionalità UPnP per usufruire dei contenuti audio e video in tutta casa utilizzando magari il Wi-Fi del vostro router.
Se vi interessa, anche la transcodifica dovrete equipaggiarvi con CPU dual-core come l'Atom D510 o il330, ma anche con gli Athlon BE. Sono sistemi piuttosto freddi, e inserendo ventole silenziose unite ad un case mini-ITX (per soluzioni con pochi dischi fissi) possono permettervi di creare un server piccolo,inudibile e praticamente parte dell'arredamento.
Un sistema di questo tipo può essere adatto a svolgere con scioltezza la maggior parte dei servizi e con le dovute precauzioni potete inoltre creare un sistema fanless.
Consiglio una scheda Gigabit per sfruttare al massimo la capacità di calcolo.
Per uso in ufficio serve affidabilità e robustezza, senza spendere troppo. Una configurazione con AMD Athlono Celeron è perfetta, e non dovrebbe richiedere troppa manutenzione. Sarebbe comodo utilizzare vecchie workstation inutilizzate, per ridurre ancor più i costi.
Per le aziende o per un utilizzo continuo ed intensivo servono le ultime generazioni di processori. Non avrete da ridire sulle prestazioni!
Ovviamente, la scelta e l'acquisto di dischi rigidi grandi è necessaria, a meno di possederli.
Consigli:
Se volete creare un sistema stabile e con bassi consumi, bisogna prendere alcuni accogimenti sulle periferiche da utilizzare:
Se potete, evitate di utilizzare i Pentium 4 o i Pentium D (nomi in codice Williamette, Northwood,Prescott, Cedar Mill, Smithfield e Presler) in quanto provvisti della tecnologia NetBurst. Rischiate infatti di avere problemi di surriscaldamento o rumorosità eccessiva delle ventole. In alternativa, puntate sugli AMD Athlon 64 che ai tempi fornivano prestazioni superiori unite a consumi ridotti.
Un esempio pratico: se potete scegliere tra Pentium III a 1 Ghz e Pentium 4 a 1,5 Ghz, andate diPentium III. Stesso discorso se siete indecisi tra Atom e Pentium 4:
Le architetture Core non soffrono di questo problema.
Se avete un processore piuttosto spinto e sapete di non sfruttarlo appieno, potete affidarvi all'underclocking, ovvero diminuire la frequenza di funzionamento della CPU per ottenere consumi di energia più bassi e minor calore.
Potete diminuire o alzare la frequenza o agendo sul moltiplicatore del Front Side Bus utilizzando il Biosdella scheda madre, se supportato.
Evitate di farlo su processori molto vecchi, rischiate di perdere quel poco di potenza di cui già disponete, inoltre avreste sicuramente a che fare con i jumper, più ostici da configurare.
Il Bus PCI è utilizzato da altre periferiche integrate, non solo dalle schede di espansione.
Se volete spremere al massimo un sistema cercate di disattivare ogni componente integrato, come chip audio, controller USB o IEEE 1394 (se non li usate).
Non risparmiate sugli alimentatori, un PSU di marca evita molte rogne riguardo a sbalzi di tensione ed eroga energia "più pulita" rispetto a uno usato o economico. In caso di alimentatori usati, controllate inoltre che i molex non facciano contatto (lo spegnimento del disco "a caldo" porta solitamente a kernel panic ea lungo andare potrebbe danneggiare i dischi).
Nel caso abbiate difficoltà ad assemblare un PC, qui troverete una guida sull'argomento.
RAM:
Generalmente, a FreeNAS non serve molta memoria RAM.
Per non avere alcun problema, consiglio 256 MB, più che sufficienti per condivisione file, UPnP,Transmission e altri servizi.
Se volete utilizzare il file system ZFS, consiglio di partire minimo da 1 GB.
Molti malfunzionamenti sono legati alla bontà delle RAM. Effettuate un Memtest se utilizzate unsistema molto vecchio e, in caso di errori, sostituitele immediatamente.
Per non avere alcun problema, consiglio 256 MB, più che sufficienti per condivisione file, UPnP,Transmission e altri servizi.
Se volete utilizzare il file system ZFS, consiglio di partire minimo da 1 GB.
Molti malfunzionamenti sono legati alla bontà delle RAM. Effettuate un Memtest se utilizzate unsistema molto vecchio e, in caso di errori, sostituitele immediatamente.
Se utilizzerete l'installazione Embedded, puntate sulla qualità e non sulla quantità. Memorie più veloci permetteranno un avvio più rapido del sistema.
RETE:
In questa parte descriverò le possibilità di connettività offerte da FreeNAS, ovvero la WLAN e la classica Ethernet.
Precisazioni:
WLAN:
- FreeNAS supporta il Wi-Fi, ma su un limitato numero di schede.
Se si spegne il router o cambiate le opzioni di DHCP, probabilmente dovrete riavviare il server.
Personalmente non sono a conoscenza delle schede WLAN supportate, vi posso solo dire che con la mia vecchia TP-Link TL-WN321G (basata su chipset RT2571W) sono riuscito a collegare il server al mio router, e funzionava senza problemi.
FreeNAS non supporta la protezione WEP a 64 Bit, mentre WPA, WPA2 e WEP a 128 Bit sono utilizzabili.
A meno di necessità assoluta, e per evitare disservizi, sconsiglio di utilizzare il Wi-Fi. Il trasferimento dati è lento e probabilmente non sono ancora compatibili schede che supportano lo standard 802.11n, quindi non ne vale la pena. Delle 4 chiavette che possiedo, solo la TP-Link del 2007 è stata rilevata come interfaccia di rete.
Nel caso inseriate una scheda Wi-Fi compatibile con FreeNAS, apparirà una nuova interfaccia di rete in Rete>Gestione Interfaccia. Aggiungendola e configurando le opzioni in Rete>OPT1potrete utilizzarla, previo riavvio.
Se proprio necessitate della LAN senza fili, utilizzare la connessione ad ethernet e il Wi-Fivostro router.
Ethernet:
La connessione via Ethernet (cavo) assicura stabilità e prestazioni
adeguate. Parlerò di interfacce più comuni e utilizzate in ambito consumer, di tipo "T" e "TX" tramite cavi RJ45.
- 10Base-T (10 Mbps): sconsiglio questa velocità; la connessione è lenta e insufficiente per il trasferimento anche saltuario di file. Ma a meno di utilizzare schede dell'anteguerra o non supportate non dovreste utilizzarla. Trasferisce più o meno a 1 Megabyte al secondo.
- 100Base-T (100 Mbps "Fast Ethernet"): lo standard più diffuso, permette una velocità buona senza tempi di attesa elevati. E' possibile guardare un mkv in FullHD direttamente dal disco di rete. La velocità di traferimento oscilla tra i 9 e i 13 Megabyte al secondo (un po' meno su sistemi vecchi).
- 1000Base-T (1000 Mbps "Gigabit Ethernet"): la connessione "consumer" più veloce. Si sfiora il limite di trasferimento dei dischi stessi; se dovete acquistare una scheda che supporti il Gigabit Ethernet, è preferibile che abbia un'interfaccia PCI-Express 1x, dato che saturerebbe la semplice PCI a 32 bit, soprattutto se il chipset è molto performante. E' possibile trasferire file enormi in pochissimo tempo. La velocità di trasferimento può oscillare tra i 25 e i 100 Megabyte al secondo, ovviamente su un PC decente e dischi ad alte prestazioni con interfaccia SATA, ma dipende anche dalla bontà del chipset e del bus a cui è connesso (una scheda gigabit installata su slot PCI-Express sarà ovviamente più veloce di una installata sul classico PCI). Consiglio una connessione di questo tipo se avete necessità di trasferire spesso file grandissimi. Le schede PCI Express generalmente hanno un costo maggiore. La Gigabit richiede cavi particolari, di tipo CAT5e o superiori (CAT5 non basta).
- 10GBase-T (10000 Mbps "10 Gigabit Ethernet"): questa connessione è utilizzata in ambito aziendale ed enterprise. Le schede che lo supportano hanno un prezzo molto elevato e sono presenti esclusivamente per slot PCI-X a 64 Bit o PCI-E 8x. Servono sistemi molto potenti per sfruttare il suo transfer rate, che può sfiorare i 1000 Megabyte al secondo. Bisogna utilizzare caviCAT6e o CAT7.
Per un NAS "casalingo" consiglio di non spendere tanto e tenersi (o comprare) una semplicissima schedaFast Ethernet, mentre se necessitate come minimo di raddoppiare la banda disponibile, utilizzate una scheda Gigabit, con cavi CAT5e o CAT6.
Nel caso non ne siate già a conoscenza, per collegare il server direttamente al PC è richiesto un cavo ethernet di tipo crossed, mentre se utilizzate un router per i vari collegamenti, usate un cavo patch.
Controllate inoltre che il vostro router (se avete intenzione di utilizzarlo) supporti le velocità desiderate.
Le schede che sento di consigliarvi sono la Realtek 8139, a 100 Mbit oppure la Realtek 8169 per chi desidera una rete Gigabit.
Sono entrambe riconosciute, economiche e perfettamente funzionanti out-of-the-box.
Questo è un esempio di scheda LAN PCI:
Questa, invece, è una scheda LAN PCI-Express 1x:
Per avere una rete stabile ed efficiente, la velocità della LAN e il tipo di connessione devono essere uguali per tutte le schede.
Se avete ad esempio, tutti i PC equipaggiati con rete Gigabit tranne uno solo con Fast Ethernet, tutte le schede lavoreranno a 100 Mbit.
Lo stesso discorso vale per le reti WLAN.
DISCHI RIGIDI:
Dischi da 3,5", desktop:
Se dovete acquistare nuovi dischi rigidi consiglio i Western Digital Caviar Green che sono efficienti e adattissimi a reggere l'up-time del vostro serverino.
Sconsiglio l'utilizzo di dischi rigidi più vecchi di 5 anni se dovete salvare dati importanti.
Per utilizzi più incentrati sulle prestazioni, concentratevi sui WD Caviar Black o, ancora meglio, iVelociraptor. Questi ultimi però, hanno un costo piuttosto elevato unito però a un MTBF più alto. Utilizzando dischi ad alte prestazioni dovrete ridimensionare anche l'interfaccia di rete così da evitare colli di bottiglia (utilizzate reti Gigabit con schede PCI-Express).
Non fatevi problemi sulle interfacce utilizzate dai dischi rigidi... Esiste praticamente un adattatore per ogni cosa.
Tutti i dischi rigidi moderni hanno interfaccia SATA, se il vostro sistema è troppo vecchio e sprovvisto di queste porte non preoccupatevi... Potete acquistare una scheda PCI SATA oppure un adattatore SATA-IDEa poco prezzo.
Controllate quindi che sulla vostra scheda madre siano presenti questi connettori:
Queste sono le interfacce e i connettori utilizzati prevalentemente in ambito consumer:
L'interfaccia IDE, detta anche EIDE, ATAPI, ATA, Parallel ATA o PATA e presente praticamente su tutte le schede madri, eccetto quelle più nuove o quelle davvero piccole, come le Mini-ITX. Non è difficile trovare schede madri con entrambe le connessioni, SATA e IDE.
Sicuramente riconoscerete questo connettore:
La loro installazione è un po' più complicata dei dischi SATA, inoltre troverete un massimo di 2 connettoriai quali possono essere collegate un massimo di 4 periferiche (2 per connettore).
Ogni unità disco dev'essere impostata secondo una "gerarchia", ovvero Master e Slave, settabili tramite i jumper presenti sul disco rigido.
Per rendervi più semplice il compito, mettete i jumper delle unità sempre su Cable Select (CSEL, CSELECT o CS), sarà il controller ad occuparsi di tutto.
Molti dischi rigidi hanno un'etichetta per indicare la disposizione dei jumper, come questa ad esempio:
Altri invece, presentano delle
scritte in corrispondenza dei jumper.
Se state utilizzando o pensate di utilizzare dei Western Digital Caviar Green SATA prodotti tra il 2008 e il 2009:
Dischi da 2,5", portatile:
I dischi da portatile possono essere tranquillamente utilizzati, e a seconda del tipo di connessione, senecessitano o no di adattatori.
Gli Hard Disk da 2,5" SATA possono essere usati senza nessun accorgimento speciale, basta collegare il cavo di alimentazione e il connettore Serial ATA al disco.
I dischi da notebook IDE, invece, necessitano di un adattatore come quello mostrato qui sotto.
I dischi rigidi da 2,5 pollici, hanno il pregio di essere più piccoli, più silenziosi e sviluppano meno calore di quelli da 3,5". Il prezzo al Gigabyte è però più alto, e le velocità di traferimento leggermente inferiori.
STRUMENTI RICHIESTI:
- Ovviamente, il vostro futuro server pronto per essere utilizzato;
- Un altro PC da dove scaricherete l'immagine del sistema operativo;
- Un CD-R o un CD-RW su cui masterizzare l'immagine LiveCD;
- Uno schermo da collegare al PC su cui installerete FreeNAS richiesto solo per l'installazione;
- Una tastiera da utilizzare solo in fase di installazione;
- Cavi di rete RJ45 da collegare a installazione finita;
- Dischi rigidi per l'archiviazione dei vostri dati, e un disco a parte, o una memoria USB doveinstallare FreeNAS.
PREPARATIVI:
Iniziate con lo scaricare questa immagine (*.ISO), che contiene la versione LiveCD di FreeNAS.
Utilizzeremo la i386 0.7.1 Shere (5127), che è l'ultima build stabile. La versione a 64 bit non è strettamente necessaria, a meno di utilizzare pesantemente ZFS e quindi rendere indirizzabili più di 4 GB di RAM.
Masterizzate l'immagine appena scaricata su un CD vuoto, a velocità bassa (8x o al massimo 16x), perevitare eventuali errori di scrittura e quindi complicazioni nell'installazione.
Se non avete un programma per masterizzare immagini disco usate l'applicazione ImgBurn.
Preparate il PC designato a utilizzare FreeNAS, eliminate tutte le periferiche non necessarie, come lettori floppy, schede audio, schede di acquisizione, ecc...
Tenete la scheda video, l'unità CD/DVD e collegate i dischi rigidi che volete usare per contenere i vostri dati.Per sicurezza, staccate i cavi di alimentazione di questi ultimi.
Ora, collegate il disco rigido o la chiavetta che volete utilizzare per l'installazione di FreeNAS.
Il disco rigido o la memoria utilizzata per l'installazione è utilizzabile anche per i dati, ma per motivi di semplicità non descriverò passo passo la procedura.
Non usate dischi grandi; FreeNAS sta tranquillamente su una memoria da 128 MB. Tenete collegata la memoria o il disco rigido designato per l'installazione.
Se avete un disco rigido esterno:
INSTALLAZIONE, PRIMA PARTE:
Ora, dovreste avere in mano il CD masterizzato contenente il LiveCD di FreeNAS e il PC designato con i dischi rigidi da archiviazione scollegati, e un disco rigido, o una chiavetta per l'installazione.
Se volete installare FreeNAS su una chiavetta o una memoria USB collegatela solo a fine caricamento, quando vedrete il menu di installazione.
Se volete utilizzare un vecchio disco rigido collegatelo prima di accendere il computer.
Se nel vostro server non avete la possibilità di utilizzare un'unità CD:
Non necessariamente dovete essere connessi a un router o a una rete durante l'installazione.
Collegate solo l'alimentazione, uno schermo e una tastiera, accendetelo, entrando nel Bios impostate il boot da CD/DVD-Rom e inserite il disco di installazione.
Terminato il POST, dovrebbe apparire una schermata del genere:
FreeNAS si sta caricando (può metterci anche 10 minuti in caso abbiate un sistema molto vecchio), aspettate finchè non appare una schemata simile a questa:
Questo è il menu di installazione, per installare FreeNAS premete 9 e Invio, vi apparirà una schermata come questa:
Nel caso vi appaia una scritta "Killed":
Scegliete la versione che più vi aggrada:
Originariamente Scritto da Consigli
In questa guida utilizzeremo la embedded .
Con le frecce spostatevi sulla voce "Install 'embedded' OS on HDD/Flash/USB ", la prima.
Con Invio, premete su OK.
Selezionate il vostro lettore CD premendo OK.
Ora, selezionate il disco su cui volete installare FreeNAS, di solito si chiama "ad0", ma se avete staccato tutti gli altri dischi dovrebbe essere l'unico disponibile .
Con Invio confermate l'operazione (verranno cancellati tutti i dati sul disco selezionato!).
Nel mio caso:
La copia dei file e l'installazione partiranno automaticamente in una riga di comando nella parte bassa della schermata:
Finita la copia (pochi minuti, se non ci sono errori), il sistema vi dirà di premere "ENTER", premete Invio, spostatevi su "Exit" coi tasti freccia e ritornerete alla schermata iniziale.
Premete 8 e Yes, il sistema si spegnerà.
Espellete il disco dal lettore CD, non vi servirà più.
Ricollegate tutti i dischi rigidi da utilizzare per i vostri dati e riaccendete il PC.
Aspettate il caricamento, possono volerci minuti, se tutto va bene dovreste trovarvi di fronte a una schermata uguale a quella precedente:
Configuriamo l'interfaccia di rete per poter "comunicare" con il NAS.
Se utilizzate un router per il collegamento, seguite questo passaggio:
Alla richiesta "Do you want to configuration IPv6 for this interface?" premete Invio su No, a meno che non utilizziate IPv6 (solitamente no).
Se invece collegate il server direttamente al PC, seguite questo passaggio:
Vi chiederà quale indirizzo volete usare, consiglio 192.168.1.2 , ma se avete già un router o una chiavetta Wi-Fi collegata al vostro PC principale con quell'indirizzo, inseritene uno diverso come192.168.0.2 .
Come default gateway non inserite nulla e premete OK.
Fate la stessa cosa alla richiesta del DNS.
Alla richiesta "Do you want to configuration IPv6 for this interface?" premete Invio su No, a meno che non utilizziate IPv6 (solitamente no).
Nel vostro PC dovete settare manualmente gli IP nella connessione LAN, utilizzando ovviamente indirizzi della stessa classe (se avete inserito sul server ad esempio, 192.168.1.2 sul PC dovrete immettere192.168.1.3, o un qualsiasi numero dopo l'1)
Riavviate. Entrate nel bios e impostate il boot sul dispositivo su cui avete installato FreeNAS(altrimenti non si avvierà).
Se nel vostro bios è presente una voce "Halt on" impostatela su "No errors".
Provate un ultima volta il boot senza tastiera e solo con lo schermo attaccato per verificare che il caricamento sia totalmente autonomo.
Spegnete il server, e togliete il lettore CD.
INSTALLAZIONE, SECONDA PARTE:
Avete installato FreeNAS sul vostro server, ora cercheremo di accedere alla webgui per rendere "operativo" il vostro nuovo sistema.
Chiudete il PC, mettetelo dove volete, collegate l'alimentazione e il cavo ethernet al router o al PC (non serve altro).
Accendete il server.
Se il computer emette un beep strano a pochi secondi dall'accensione non vi preoccupate: èprobabilmente la scheda video che non rileva il monitor.
Generalmente il caricamento dovrebbe comunque andare a buon fine.
Passato qualche minuto, dovreste sentire una breve musichetta provenire dallo speaker interno del PC.
TRUCCHI UTILI:
Ogni volta che lo accenderete sarà il "suo modo di dirvi che è attivo" .
Ora, per individuare l'indirizzo IP del Server appena collegato entrate nella pagina di configurazione del router dal vostro computer principale, di solito sono http://192.168.1.1/ oppure http://192.168.0.1/ .
Nel caso, ad esempio, del mio router Netgear si vede da qui:
Nel caso, invece di un D-Link, qui:
Se avete un Modem Alice Gate Voip 2 Plus Wi-Fi, dovete cliccare su Configura LAN:
CONSIGLIO: dato che avete attivato il DHCP, riservate un indirizzo IP per il server in modo che sia sempre lo stesso!
Se invece avete collegato il server direttamente al PC, utilizzate l'indirizzo che avete settato prima, nelle impostazioni dell'interfaccia di rete.
Annotatevi l'indirizzo IP. Nella barra degli indirizzi di un browser qualsiasi scrivetelo e
premete Invio.
Esempio:
WEBGUI:
Se tutto è andato per il verso giusto dovrebbe apparirvi una pagina come questa:
Username: admin
Password: freenas
Potete cambiarli in seguito.
Vi troverete davanti alla webgui, che userete ogni volta che volete configurare o modificare qualche impostazione.
Se non riuscite ad accedere alla webgui:
CONFIGURAZIONE DI SISTEMA:
Premesso che fin'ora sia filato tutto liscio, e che abbiate immesso nome utente e password, si inizia colpersonalizzare la propria installazione di FreeNAS, per adattarla alle vostre esigenze.
Iniziamo andando in System>General;
Nella casella "Hostname", inserite un nome a piacimento (senza spazi)
Nella casella "Domain", mettete "com", "casa", o quello che volete voi, andrà a comporre il nome del server (nel mio caso "servernas2500.com).
Sotto, inserite l'username che volete usare per accedere alla webgui, o lasciate quello predefinito.
Nel menu a tendina di "Language", selezionate italiano.
In "Time/Zone" selezionate "Europe/Rome", successivamente date il segno di spunta a "Use the specified NTP server", e nella casella che apparirà sotto inserite "time.windows.com", e sotto ancora definite l'intervallo in minuti che permetterà al server di aggiornare la data e l'ora, io ho messo il valore 80.
La pagina dovrebbe apparirvi così:
Cliccate in basso su Save; Le impostazioni sono state applicate.
Nella scheda affianco potete cambiare la password.
Andiamo su Sistema>Avanzato e selezionate "Abilita l'ottimizzazione di alcune variabili del kernel"; cliccate su Salva.
SETTAGGI E INIZIALIZZAZIONE DEI DISCHI:
Ora, configuriamo i dischi.
FreeNAS non supporta ufficialmente file system diversi da
UFS, che è il suo file system nativo (Unix).
Se provate a utilizzare dischi formattati in NTFS, FAT32 o altri, potrete utilizzarli normalmente, marischiate di perdere dati!! Per questo all'inizio della guida consigliavo di usare dischi vuoti.
In ogni caso, se volete lo stesso usare dischi pieni, fate molta attenzione!
Esperienza personale:
Avevo un disco rigido da 1 TB formattato in NTFS, circa 600 GB occupati.
Ho trasferito via rete circa 30-40 GB di backup dal mio fisso. I dati sono andati persi, e al riavvio il disco non funzionava. In preda al panico, ho dovuto staccarlo, collegarlo via USB al mio PC e fare un chkdsk per ripristinare il file system dato che nemmeno Windows riusciva a leggerlo (mi chiedeva di formattarlo!).
In conclusione: Ho perso i dati che avevo trasferito e anche alcuni file che erano nella stessa cartella. Ho acquistato subito un disco da 1500, dopodiché l'ho formattato in UFS e trasferito via rete al server i file di quello da 1000. Finita la copia, ho formattato quello da 1000 in UFS ed ora non si sono più verificate perdite di dati, nemmeno quando è caduta la corrente (anzi, ho guadagnato altri 1500 GB di spazio! ).
Il modulo NTFS-3G di FreeBSD non è perfettamente funzionante, tranne nel caso in cui dovete fare operazioni di read.
Insomma, evitate davvero di usare dischi pieni.
Se collegate "a caldo" un disco esterno al server, per farlo riconoscere basta cliccare su Ripeti scansione dischi.
Selezionate il disco designato per contenere i vostri dati.
Inserite una descrizione, e impostate il "Tempo per lo standby del disco", io ho messo 180 minuti. Settando questa impostazione, dopo il tempo impostato, i dischi si spegneranno se non utilizzati.
Attivate il monitoraggio S.M.A.R.T. selezionando la casella.
In "File system preformattato" se il disco è vuoto, selezionate "Unformated", altrimenti, il file system del disco.
Cliccate su Aggiungi, tornerete alla schermata di prima; ripetete questo passaggio per ogni disco che volete usare.
Quando avete finito, cliccate su "Applica modifiche".
Se i dischi che avete configurato sono pieni, saltate questo ↓ passaggio:
Originariamente Scritto da Passaggio
Se il disco è pieno o contiene qualcosa, in "Partition type" selezionate "Partizione MBR"(la più comune), mentre se avete appena formattato il disco, selezionate "Partizione GPT".
E poi:
Partition number: 1 (si presume che voi abbiate un disco con unica partizione)
File system: se avete appena formattato inserite "UFS", in caso contrario, quello del vostro disco.
Nome del punto di mount: quello che volete...
Potete anche inserire una descrizione.
Lasciate tutto com'è e cliccate su "Aggiungi".
Tornerete alla schermata di prima, come prima, eseguite l'operazione per ogni disco che volete usare.
Finito, cliccate su "Applica modifiche".
Vi ricordo che il file system utilizzato da FreeNAS non è compatibile con Windows, e nemmeno completamente su Linux. Nel caso abbiate un disperato bisogno di leggere direttamente il contenuto dei dischi rigidi da un altro computer, dovete attaccarli e leggerli con un LiveCD di PCBSD (necessita di installazione) o OpenSolaris (o distribuzioni Unix affini). UFS è comunque tecnicamente superiore ad NTFS,non frammenta ed è case sensitive.
Se volete creare un RAID software utilizzando FreeNAS, cliccate sullo spoiler qui sotto:
Se invece avete bisogno di creare un RAID Hardware utilizzando un controller o la vostra scheda madreo semplicemente vi servono informazioni generali sull'argomento, cliccate qui sotto:
UTENTI E GRUPPI:
Create un utente personalizzato andando in Accesso>Utenti e Gruppi:
Cliccate sul "+".
Inserite il nome che volete usare per accedere (consiglio tutte minuscole), il nome completo (potete scriverci quello che volete, al login vi chiederà quello di prima), e la password.
In ID utente inserite 1001.
Lasciate Shell così com'è.
In "Gruppo Primario" selezionate "admin";
In "Directory Home" mettete " / " senza le virgolette.
Date un segno di spunta all'ultima opzione, "Accorda accesso al portale utente".
Annotatevi nome utente e password, possono servirvi nelle parti successive della guida.
Dovrebbe apparire così:
Lasciate tutto com'è e cliccate su "Aggiungi".
Se inserite nome utente e password uguali a quelli utilizzati per accedere alla webgui vi risulterà più facile utilizzare ogni servizio protetto da autenticazione.
CONDIVISIONE DEI DISCHI PER RETI WINDOWS:
Configureremo il nostro server per mostrare i dischi appena configurati nelle Risorse di rete di 98, ME, 2000 XP, Vista, 7 o Linux tramite il protocollo CIFS/SMB (Samba) in modo da poterli utilizzare come unità di archiviazione.
Cominciamo andando su Servizi>CIFS/SMB;
Cliccate sul segno di spunta a destra, "Abilita".
Dal menu a tendina, selezioniamo "Utenti Locali";
in "Nome NetBios" inserite il nome che apparirà nelle risorse di rete quando andrete a cercarlo. Se siete indecisi, usate il nome dato in Sistema>Generale.
In Workgroup inserite il nome del vostro gruppo di lavoro, solitamente è "WORKGROUP" o "MSHOME", per saperlo, cliccate col tasto destro su Risorse del computer, cliccando su Proprietà e lo trovate lì.
Nella "Descrizione" mettete quello che volete.
Lasciate tutto com'è ad accezione di "Abilita large read/write" e "Enable use sendfile", selezionateli entrambi, renderanno più veloce il trasferimento dei file.
Dovrebbe essere circa così:
Adesso, in basso, cliccate su "Salva e riavvia". Il sistema non si riavvierà, quindi continuate andando nella scheda affianco, ovvero "Condivisioni".
Qui, configureremo i dischi o le cartelle da rendere disponibili nella
vostra rete locale.
Cliccate sul "+" nella schermata che apparirà, inserite il nome della condivisione, ad esempio HDD40 se avete un disco rigido da 40 GB, in modo da riconoscerlo meglio.
In "Commento", scrivete quello che volete, ma non lasciatelo vuoto.
Cliccate sul pulsante di fianco a "Percorso", si aprirà una finestrella dove selezionerete il vostro disco. Una volta selezionato, cliccate su OK.
Lasciate il resto com'è, dovrebbe essere così:
Se volete limitare gli accessi al vostro server:
Cliccate su "Aggiungi" e tornerete alla schermata di prima, se volete aggiungere altri dischi rieseguite l'operazione per ogni disco.
Finito tutto, cliccate su "Applica modifiche" o qualcosa del genere.
Attivando questo servizio, avrete la possibilità di accedere alla webgui digitando semplicemente il nome del server su un browser, senza dover usare l'indirizzo IP (funziona però solo su sistemi Windows).
Ad esempio:
Premendo Invio accederete alla pagina di configurazione.
Abbiamo finito di configurare il server per la condivisione delle risorse con CIFS/SMB.
CONFIGURAZIONE DI UNIVERSAL PLUG AND PLAY:
Ora configureremo il servizio UPnP per rendere disponibili i vostri file audio e video a dispositivi supportati, come ad esempio console, PC con Windows Media Player, cellulari come l'Omnia HD ed alcuni televisori.
L'UPnP è comodo nel caso abbiate un router Wi-Fi e dispositivi portatili supportati, in tal modo potrete averli disponibili in tutta casa senza doverli trasferire sulla memoria del dispositivo.
Nella webgui, andate in Servizi>UPnP.
Cliccate innanzitutto su Abilita, in alto a destra.
In Nome, inserite un nome per il vostro server.
In Interfaccia, selezionate quella che utilizzate principalmente, nel mio caso "rl0" (se non siete sicuri, andate in Rete>Gestione Interfaccia e dovrebbe essere quella sotto il nome di "LAN").
Lasciate Porta così com'è.
In Cartella Database, cliccate sui tre puntini e selezionate la cartella dove sarà salvato il file Fuppes.db .
In Contenuto cliccate su Aggiungi e selezionate la cartella dove sono presenti i file multimediali come musica e video che volete condividere all'interno della vostra rete locale.
In Profilo, selezionate ciò che più vi aggrada, ma se non avete particolari esigenze selezionate Predefinitooppure DLNA
Inserite l'IP che avete riservato sul router per il vostro server in Dispositivo IP.
Se avete una configurazione potente, potete abilitare il transcoding.
In Directory temporanea, selezionate una cartella in cui salvare i file utilizzati per il transcoding.
Date un segno di spunta su Abilita l'intefaccia web utente e cliccate sul link sottostante[B].
Si aprirà una nuova scheda o finestra.
Cliccate su Options e su rebuild database. Aspettate qualche minuto (dipende da quanti file dovete indicizzare).
L'UPnP è comodo nel caso abbiate un router Wi-Fi e dispositivi portatili supportati, in tal modo potrete averli disponibili in tutta casa senza doverli trasferire sulla memoria del dispositivo.
Nella webgui, andate in Servizi>UPnP.
Cliccate innanzitutto su Abilita, in alto a destra.
In Nome, inserite un nome per il vostro server.
In Interfaccia, selezionate quella che utilizzate principalmente, nel mio caso "rl0" (se non siete sicuri, andate in Rete>Gestione Interfaccia e dovrebbe essere quella sotto il nome di "LAN").
Lasciate Porta così com'è.
In Cartella Database, cliccate sui tre puntini e selezionate la cartella dove sarà salvato il file Fuppes.db .
In Contenuto cliccate su Aggiungi e selezionate la cartella dove sono presenti i file multimediali come musica e video che volete condividere all'interno della vostra rete locale.
In Profilo, selezionate ciò che più vi aggrada, ma se non avete particolari esigenze selezionate Predefinitooppure DLNA
Inserite l'IP che avete riservato sul router per il vostro server in Dispositivo IP.
Se avete una configurazione potente, potete abilitare il transcoding.
In Directory temporanea, selezionate una cartella in cui salvare i file utilizzati per il transcoding.
Date un segno di spunta su Abilita l'intefaccia web utente e cliccate sul link sottostante[B].
Si aprirà una nuova scheda o finestra.
Cliccate su Options e su rebuild database. Aspettate qualche minuto (dipende da quanti file dovete indicizzare).
Provando a cercare nuove periferiche UPnP, dovrebbe apparire il vostro server.
Qui un esempio:
Con Windows Media Player è possibile ora ascoltare e vedere tutti i contenuti multimediali utilizzando l'Universal Plug and Play.
Ho notato che alcuni film in MKV non funzionano se riprodotti da un Omnia HD, probabilmente per la codifica non supportata da quel cellulare.
CONFIGURAZIONE DEL CLIENT BITTORRENT:
Con Transmission, il client Bittorrent integrato in FreeNAS, potrete effettuare il download di qualsiasi torrent velocemente oltre che autonomamente, e, se avete creato un sistema dai consumi ridotti, vi farà risparmiare anche sulla bolletta, dato che non dovrete tenere accesi altri computer per scaricare. E' quindi un ottimo sostituto di uTorrent.
Se avete seguito correttamente la guida e quindi avete attivato il DHCP non dovreste avere problemi.
Nel caso abbiate il server direttamente connesso al PC non potrete sfruttare tale servizio (inoltre avrebbe poco senso anche se avreste una connessione condivisa attraverso il vostro PC).
Per renderlo operativo andate in Servizi>BitTorrent, date segno di spunta su Abilita, lasciate Peer port così com'è (dovete aprire le porte sul router ovviamente).
In Directory di download selezionate la cartella o il disco interessato, ma tenete conto che solitamente i file temporanei occupano parecchio spazio.
Ora, se avete seguito la guida e avete installato la Embedded, selezionate una directory di configurazione dove verranno salvati i file *.torrent e quelli di configurazione (consiglio di creare unacartella con un punto davanti e il nome, in modo che sia nascosta e non rischi di essere cancellata, ad esempio ".configurazione").
Se invece avete selezionato la Full, non toccate questa impostazione.
Date segni di spunta su Abilita il port forwarding tramite NAT-PMP o UPnP, Abilita peer exchange (PEX)e abilita l'hash table distribuita.
In Cifratura, lasciate Preferred, e in User Mask, inserite 0000.
Lasciate la Porta 9091 e le altre impostazioni così come sono.
La pagina dovrebbe essere così:
Se avete seguito correttamente la guida e quindi avete attivato il DHCP non dovreste avere problemi.
Nel caso abbiate il server direttamente connesso al PC non potrete sfruttare tale servizio (inoltre avrebbe poco senso anche se avreste una connessione condivisa attraverso il vostro PC).
Per renderlo operativo andate in Servizi>BitTorrent, date segno di spunta su Abilita, lasciate Peer port così com'è (dovete aprire le porte sul router ovviamente).
In Directory di download selezionate la cartella o il disco interessato, ma tenete conto che solitamente i file temporanei occupano parecchio spazio.
Ora, se avete seguito la guida e avete installato la Embedded, selezionate una directory di configurazione dove verranno salvati i file *.torrent e quelli di configurazione (consiglio di creare unacartella con un punto davanti e il nome, in modo che sia nascosta e non rischi di essere cancellata, ad esempio ".configurazione").
Se invece avete selezionato la Full, non toccate questa impostazione.
Date segni di spunta su Abilita il port forwarding tramite NAT-PMP o UPnP, Abilita peer exchange (PEX)e abilita l'hash table distribuita.
In Cifratura, lasciate Preferred, e in User Mask, inserite 0000.
Lasciate la Porta 9091 e le altre impostazioni così come sono.
La pagina dovrebbe essere così:
Cliccate sul link nella riga URL e avrete accesso alla webgui di Transmission.
Sarebbe buona cosa salvarla nei preferiti, per poterla consultare in qualsivoglia momento.Per aggiungere un nuovo file torrent, cliccate su Open e Scegli File, dopodichè selezionate quello che vi interessa (possono essere aggiunti anche più file alla volta) e cliccate su Run.
Per impedire a Transmission di consumare banda fermando qualche download, premete su Pause, o suPause All e per ripristinarli cliccate su Resume, o Resume All per riattivarli tutti.
Tornate nella webgui di FreeNAS per impostare gli ultimi parametri.
Andate in Dischi>Punto di Mount. Selezionate il disco che avete selezionato prima in Directory di downloade cliccate sulla chiave inglese a destra.
In Owner selezionate Transmission e in Gruppo, Network.
Il disco sarà accessibile a qualsiasi utente se non avete impostato la blacklist degli indirizzi IP.
Questa impostazione è per evitare un errore riguardo alla scrittura negata sul disco all'inizio di un download.
Ora potete utilizzare Transmission senza problemi.
Segnalo inoltre, un programma multipiattaforma che permette il controllo totale di Transmission da remoto o da un altro PC, testato e funzionante. Il sito del progetto è qui.
In Owner selezionate Transmission e in Gruppo, Network.
Il disco sarà accessibile a qualsiasi utente se non avete impostato la blacklist degli indirizzi IP.
Questa impostazione è per evitare un errore riguardo alla scrittura negata sul disco all'inizio di un download.
Ora potete utilizzare Transmission senza problemi.
Segnalo inoltre, un programma multipiattaforma che permette il controllo totale di Transmission da remoto o da un altro PC, testato e funzionante. Il sito del progetto è qui.
PERSONALIZZAZIONE:
La personalizzazione della propria installazione di FreeNAS è possibile solo se avete effettuato un'installazione Full.
La personalizzazione della propria installazione di FreeNAS è possibile solo se avete effettuato un'installazione Full.
Web GUI:
I colori, le icone e la disposizione degli elementi della Web GUI possono essere modificati e sostituiti a piacimento.
I file si trovano in /usr/local/www/ e copiandoli in una delle vostre condivisioni con QuiXplorer(accedendo come root) avrete la possibilità di editarli con Photoshop o cambiare i valori css.
Ad esempio, i file header_bg, header_logo e header_rlogo sono le immagini che compongono la parte alta dell'interfaccia web di FreeNAS, il file bar_blue invece compone le barre di avanzamento/controllo della pagina principale.
Con QuiXplorer dovete prima eliminare i file e poi copiare quelli modificati, non potete sovrascriverli(avete solo un passaggio in più da fare).
Fate un backup dei file originali e dei file che modificate, se dovete aggiornare FreeNAS o fare una nuova installazione potete facilmente riutilizzarli.
Ricordatevi di rispettare le dimensioni e il formato originale dell'immagine, altrimenti la Web GUIpotrebbe non funzionare correttamente.
Applicazioni:
Le applicazioni disponibili per FreeBSD possono essere installate tramite il comando pkg_add -R e da locale andando su Sistema>Pacchetti.
Se non siete esperti, evitate di metterci le mani, rischiate di rendere FreeNAS impraticabile.
WEBSERVER:
Potete utilizzare FreeNAS come Webserver andando in Servizi>Webserver, abilitandolo col segno di sputa in alto a destra e settandolo come più vi piace. Nella sezione Root documento dovete selezionare la cartella dove risiede il file radice (index.php, index.html, index.htm o default.htm).
Se attivate l'opzione Abilita l'elenco directory, alla connessione potrete visualizzare i file situati nella directory e nelle sottodirectory della cartella selezionata nel webserver (da attivare se non avete intenzione di utilizzarlo per hostare un piccolo sito).
Per maggiore sicurezza, se utilizzate servizi DDNS come Dyndns, attivate l'autenticazione. Potreteaccedere previo inserimento di username e password creati in precedenza su Accesso>Utenti e gruppi.
Volendo, potete utilizzare il Webserver per installare sistemi come EyeOS.
DOWNLOAD MANAGER:
Vi segnalo questo thread sul forum di FreeNAS.
Grazie a questi script, potrete gestire i link di molti servizi di hosting come Rapidshare, Megaupload e Depositfile, e scaricare i file autonomamente.
E' richiesta l'attivazione del servizio Webserver.
Scaricate da qui la cartella zip (richiede la registrazione), che dovrete estrarre nella cartella dedicata al webserver.
Collegandovi all'indirizzo e porta assegnati (ad esempio 192.168.1.2:8080) potrete iniziare ad utilizzareRapidleech.
Non ho ancora testato personalmente questo di plug-in, appena riuscirò approfondirò questa sezione.
SSH E LINEA DI COMANDO:
Se ve la cavate con la linea di comando di Unix, potete attivare il protocollo SSH in Servizi>SSH e controllarlo con un sistema Unix-Like o con PuTTY su piattaforma Windows o Symbian S60.
La riga di comando è disponibile anche in Avanzato>Comando; ricordatevi che l'installazione di pacchetti ha senso solo nel caso abbiate installato la versione Full del sistema operativo.
QUIXPLORER:
Utilizzando sempre la webgui avrete la possibilità di fare operazioni sui file tramite QuiXplorer, un file manager integrato.
Per accedere, andate in Avanzato>File Manager, e nella finestra che vi si apre, inserite come nome utenteroot e come password, quella che utilizzate per accedere alla webgui.
Selezionate la lingua italiana e premete Invio.
Per entrare nei vostri dischi, andate su mnt, dove è presente la lista dei dischi che avete montato.
AGGIORNAMENTO:
Se avete selezionato la versione Embeddedin fase di installazione, potete agevolmente effettuare l'aggiornamento del software direttamente dalla webgui.
L'aggiornamento over the air può essere effettuato solo su una configurazione con almeno 192 MB di RAM.
Prima di fare qualsiasi operazione, salviamo tutti i settaggi da voi impostati andando suSistema>Backup/Ripristino e cliccando su Download configurazione. Il file scaricato vi servirà più avanti.
L'aggiornamento over the air può essere effettuato solo su una configurazione con almeno 192 MB di RAM.
Prima di fare qualsiasi operazione, salviamo tutti i settaggi da voi impostati andando suSistema>Backup/Ripristino e cliccando su Download configurazione. Il file scaricato vi servirà più avanti.
Per aggiornare il software dovete prima verificare che una nuova build sia disponibile controllando qui.
Se è uscita una nuova versione, scaricate il file con estensione *.img , e che ovviamente sia della stessa architettura del vostro sistema (se avete seguito la guida è sicuramente la i386).
Il nome del file è simile a questo:
Ora che avete il file *.img tornate nella webgui di FreeNAS e andate in Sistema>Firmware e cliccate sul bottone Abilita aggiornamento firmware, dopodichè cliccate su sfoglia e selezionate il file *.img che avete scaricato da Sourceforge.
L'aggiornamento può richiedere qualche minuto, non scollegate o spegnete il server in questo lasso di tempo!
Il solito beep di accensione dovrebbe notificarvi il successo dell'operazione.
Ad aggiornamento terminato, non preoccupatevi se la lingua è tornata inglese e se le vostre impostazioni sono state cancellate; vi basta andare su System>Backup/Restore e cliccare su sfoglia,selezionando il file di configurazione preso in precedenza, e dopodichè sul bottone Restore configuration.
Se è uscita una nuova versione, scaricate il file con estensione *.img , e che ovviamente sia della stessa architettura del vostro sistema (se avete seguito la guida è sicuramente la i386).
Il nome del file è simile a questo:
Codice:
FreeNAS-i386-embedded-X.X.X.XXX.img
L'aggiornamento può richiedere qualche minuto, non scollegate o spegnete il server in questo lasso di tempo!
Il solito beep di accensione dovrebbe notificarvi il successo dell'operazione.
Ad aggiornamento terminato, non preoccupatevi se la lingua è tornata inglese e se le vostre impostazioni sono state cancellate; vi basta andare su System>Backup/Restore e cliccare su sfoglia,selezionando il file di configurazione preso in precedenza, e dopodichè sul bottone Restore configuration.
Il server si riavvierà automaticamente con le nuove impostazioni applicate.
Un consiglio: evitate di aggiornare ad ogni rilascio di build, perchè quelle contrassegnate come "nightly" sono solo per gli sviluppatori, e quindi inaffidabili.
Aggiornate solo ad ogni build "stable", che sono collaudate e non vi danno problemi.
Non potete aggiornare ad un sistema a 64 bit partendo da uno a 32 bit e viceversa.
Talvolta, le nuove build richiedono una partizione più grande di quella già presenta sul disco di FreeNAS. In questo caso, dovete reinstallare da LiveCD, ripristinando le impostazioni con il file di configurazione.
E' possibile effettuare un aggiornamento anche della versione Full, ma solo con il LiveCD, nell menu di installazione.
La velocità e le features di FreeNAS crescono ad ogni rilascio stabile. Se state utilizzando una build non ufficiale, non aggiornate a meno di trovare il file *.img aggiornato del rilascio unofficial.
Situazione a medio e lungo termine del progetto FreeNAS:
Un consiglio: evitate di aggiornare ad ogni rilascio di build, perchè quelle contrassegnate come "nightly" sono solo per gli sviluppatori, e quindi inaffidabili.
Aggiornate solo ad ogni build "stable", che sono collaudate e non vi danno problemi.
Non potete aggiornare ad un sistema a 64 bit partendo da uno a 32 bit e viceversa.
Talvolta, le nuove build richiedono una partizione più grande di quella già presenta sul disco di FreeNAS. In questo caso, dovete reinstallare da LiveCD, ripristinando le impostazioni con il file di configurazione.
E' possibile effettuare un aggiornamento anche della versione Full, ma solo con il LiveCD, nell menu di installazione.
La velocità e le features di FreeNAS crescono ad ogni rilascio stabile. Se state utilizzando una build non ufficiale, non aggiornate a meno di trovare il file *.img aggiornato del rilascio unofficial.
Situazione a medio e lungo termine del progetto FreeNAS:
CONNESSIONE COL PC:
Qui vi indicherò come sfruttare le risorse condivise, per salvare i vostri file, i documenti e quello che volete, utilizzando il protocollo CIFS/SMB.
Utenti Windows XP: andate in Start>Risorse del computer, nella parte destra della finestra dovrebbe esserci un link veloce, Risorse di rete, cliccateci.
Nella finestra ora sarà presente un link con scritto "Visualizza computer del gruppo di lavoro", cliccateci.
Ci sarà una schermata simile a questa:
Doppio click sul nome che avete dato al vostro server, nel caso vi sia richiesto nome utente e password, inserite quelli che vi siete annotati in Accesso>Utenti e Gruppi.
Le risorse del server appariranno, cliccandoci potrete copiare, spostare, cancellare i file.
Per semplificare i passaggi, cliccate col tasto destro su Risorse del computer e su Connetti unità di rete. In questo modo avrete a disposizione le cartelle condivise selezionate sempre in Risorse del computer.
Per utenti Windows Vista o Windows 7: dovete aver selezionato nelle opzioni della connessione "Rete domestica".
Andate in Start>Computer e affianco alla finestra cliccate su Rete, se vi appare la scritta "Condivisione file disattivata", cliccateci sopra e attivatela.
Dovrebbe apparirvi il nome del server.
Cliccateci ed inserite eventuali nome utente e password.
Per rendere le risorse condivise facilmente raggiungibili, andate su Start e cliccate col tasto su Computer, successivamente cliccate su Connetti unità di rete... , cliccate su Sfoglia e spostatevi fino alla cartella desiderata, dopodichè selezionatela e date OK. Cliccate su Fine e la risorsa selezionata apparirà suComputer come una unità di rete.
Utenti Ubuntu / Linux Mint / OpenSolaris: andate in Risorse>Rete, e dovrebbe apparirvi il nome del server, doppio click su di esso e chiederà eventuali nome utente e password. Con le impostazioni predefinite dovreste trovarvi le condivisioni montate anche sulla scrivania. Uso Gnome e Nautilus, quindi con altri desktop/file manager i passaggi potrebbero essere un tantino diversi.
Se il server non viene visualizzato, cliccate su Vai>Posizione e inserite "smb://nomedelserver" senza le virgolette.
In caso utilizziate condivisioni CIFS/SMB dovete avere ovviamente installato il componente necessario, con il gestore di pacchetti Aptitude il comando è "apt-get install samba samba-common samba-client" senza le virgolette. Se utilizzate distro come Ubuntu o derivate dovreste trovarvi già "a posto".
Utenti Mac OSX: per visualizzare le condivisioni andate sul Finder e cliccate su Vai>Network, oppure, sempre sul Finder andate su Vai>Connessione al server e inserite " smb://192.168.x.x/ " senza le virgolette e inserendo l'IP del vostro server. Vi verrà mostrata la lista delle condivisioni da montare.
Se la connessione fallisce, inserite il vostro nome utente e password cliccando su Accedi come... .
Nel caso vogliate far apparire le risorse sulla scrivania ad ogni avvio, trascinate le unità appena attivate in Elementi login, nelle Preferenze di sistema>Utenti.
Utenti Windows NT4.0 SP6 / Windows 98 / Windows ME / Windows 2000 / : generalmente, bastasettare correttamente le impostazioni di rete (DHCP oppure IP statico) e cliccare su Risorse di rete.
Cliccando sul nome del server potrete fare operazioni sulle condivisioni.
Per utilizzare la condivisione come unità di rete, dovete cliccare col tasto destro su Risorse del computere su Connetti unità di rete... selezionando la cartella desiderata e cliccando su Ok.
Le unità saranno disponibili in Risorse del computer.
Utenti Symbian S60v3 / S60v5: per utilizzare il protocollo CIFS/SMB occorre scaricare e installare un programma chiamato SymSMB 4.00 e certificarlo.
Dopodichè potrete fare operazioni sulle cartelle di rete. Tutto ciò è possibile solo se avete agganciato viaWi-Fi il server o se è connesso a un router wireless, inoltre se avete condivisioni protette da password l'applicazione potrebbe non funzionare.
Se avete finito di configurare il vostro server e siete sicuri del suo funzionamento in totale autonomia, potete rimuovere la scheda video.
Consiglio: potete utilizzare le unità di rete come cartella dei file temporanei ad esempio di eMule/aMule o direttamente come directory per i download, dato che su FreeNAS non è attualmente disponibile un programma "comodo" che sfrutti la rete eD2k.
LINK UTILI:
Sito Ufficiale di FreeNAS
Forum di FreeNAS
Il prezzo più basso di ogni prodotto
Case Mini-ITX per schede madri basate su Atom o VIA Epia
RISULTATO:
Questo è il mio server:
Anno sistema: 2005 (Packard Bell I-Media 6417)
Scheda Madre: di recupero (MS-7168)
Processore: di recupero (AMD Athlon 64 3400+ 2,2 GHZ Skt939)
RAM: di recupero (Kingston ValueRam 1x512 MB PC3200)
Scheda di Rete: Gigabit LAN Realtek 8169sc 12€
Case: di recupero
Alimentatore: di recupero (Enermax 315W 24p)
Ventole: Cooler Master 2x 4€
Dischi: WD Caviar Green 1000 GB SATA 79€ + WD Caviar Green 1500 GB SATA 89€
Consumo medio: 70 Wh
Record di uptime: 49 giorni
Transfer rate massimo CIFS/SMB: ~50 MB/s
Temperatura media dischi rigidi: 34°C
Temperatura media processore: 36°C
Temperatura media scheda madre: 36°C
Rumorosità: non si sente quando è acceso, avvicinando l'orecchio allo chassis si ode a malapena il suono della ventola sulla CPU.
Costo totale: 184€
Altro:
http://www.tomshw.it/forum/mac-os-x-...ufficiale.html
http://www.tomshw.it/forum/case-e-al...atore-atx.html
Abbiamo finito, buon divertimento!
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