1. digitare FIXBOOT e premere INVIO (alla richiesta di conferma digitare S e INVIO)
2. digitare FIXMBR e premere INVIO e confermare l’operazione, sempre con S e INVIO.
Questo Blog raccoglie argomenti di ricerca da vari siti, il che vuole essere un punto di raccolta delle continue richieste giornaliere, ai fini di semplificare l'utente finale alla soluzione.
La tanto chiacchierata offerta che dovrebbe portare i contenuti di Sky sulle infrastrutture di rete fissa di Telecom potrebbe debuttare dopo Pasqua. A confermare la data di aprile è stato Marco Patuano, l'amministratore delegato di Telecom Italia, intervistato su Repubblica da Giovanni Pons. Un decoder My Sky appositamente progettato renderà possibile anche per chi non dispone di un'antenna satellitare ma ha un'offerta in fibra di Telecom Italia l'accesso al catalogo di Sky.
Dal 1° maggio 2015 Telecom diventerà Tim non solo per la telefonia mobile e Internet, ma anche per la telefonia fissa. E con il nome cambieranno anche tariffe e fatturazione. Sparisce (almeno sulla carta) il famigerato “canone Telecom” da 18,54 euro, ma le bollette da bimestrali diventano mensili, come quelle dei cellulari. Altroconsumo avverte: i nuovi piani tariffari proposti dall’operatore possono essere vantaggiosi per alcuni, ma rappresentare un aumento per altri. vai sul SITO per approfondire.
OneDrive, il servizio di Microsoft basato sul Cloud Computing per la sincronizzazione multi-dispositivo dei contenuti in remoto, potrebbe diventare una delle piattaforme integrate in Windows 10, il nuovo sistema operativo che l'azienda californiana dovrebbe presentare in versione definitiva entro l'estate dell'anno corrente.n OneDrive integrato dovrebbe semplificare le operazioni di backup e restore rendendo le omologhe procedure locali non più necessarie; del resto un approccio del genere è stato già seguito dalla Mela Morsicata su iOS e Os X con iCloud e da Mountain View con GDrive sulla sua piattaforma Chrome OS per i portatili Chromebook.
NEW YORK (WSI) – Crescono le minacce alla sicurezza su terminali mobili e fissi e sulle reti di comunicazione, che mettono in pericolo la privacy e le informazioni personali e aziendali. Lo rivela uno studio Alcatel-Lucent secondo cui sono 16 milioni i dispositivi mobili su scala mondiale infettati da "malware", usati dai cybercriminali per spiare persone e aziende, rubare le informazioni, operare attacchi Denial of Service (DoS) nei confronti di aziende e governi, effettuare truffe bancarie.
Col terrorismo che si dota di mezzi sempre più all’avanguardia anche l’informatica diventa un campo di battaglia. E da questo punto vista c’è da registrare l’allarme che viene dalla società di sicurezza informatica Panda secondo la quale il numero di minacce online si è quasi triplicato in un anno,basti pensare che nel 2014 sono stati rilevati 75 milioni di ceppi di malware, più del doppio rispetto al 2013.. Aprofondimenti sul SITO